Novele, 1940

Un paesino che si snoda su una siepe d’alberi, si affaccia s un versante le cui cime e canaloni formano un fiabesco ventaglio. La seconda guerra mondiale è scoppiata quando in seguito ad un salto da un muraglione mi si era gonfiato un testicolo. Tornato a casa lo dissi a mia madre che a stento trattenne le lacrime. Un vicino, a conoscenza dell’accaduto mi rassicurò “è stata la tua fortuna, questo fatto ti risparmierà la guerra”. In breve tempo, eccomi militare. Fui sottoposto ad un triplice controllo medico, e venni asseggnato ai servizi secondari rimanendo così nella capitale per tutto il periodo bellico. Nell’Agosto del ’43, verso le ore 12, un rumore insolito di aerei richiamò la mia attenzione; vidi, come colombe di un chiaro metallo, aerei americani oltrepassare, per fortuna, la zona dove mi trovavo. Di corsa, seguito dai camerati verso il rifugio che le esplosioni di quelle bombe fece tremare. Cessato l’allarme, fummo addetti a soccorrere i feriti e al recupero delle salme. Una fanciulla abbracciai in quel sito lasciai.

Igino Stella